Si è tenuta su meet il convegno organizzato dalla RETE ANAS Piemonte sul Bilancio e gli adempimenti dopo la riforma degli ETS

Si è svolto il 23 gennaio dalle ore 16 alle ore 18,30 il seminario – convegno organizzato dalla RETE ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale) Piemonte sul  tema: Il bilancio delle associazioni e gli adempimenti amministrativi e contabile dopo la riforma del terzo settore.

I lavori sono stati coordinati dal presidente regionale Carlo Natale Procopio – padrone di casa- anche se il convegno si è svolto in remoto su meet.

Il tema del bilancio delle piccole associazioni ha precisato il Presidente Procopio, soprattutto a seguito della riforma del terzo settore nonché gli adempimenti amministrativi e organizzativi che devono essere messi in atto dai responsabili è diventato particolarmente importante per i dirigenti delle associazioni.

Relatori come da programma il portavoce nazionale dell’associazione è il dottore Francesco bitto. Dopo i saluti la parola è stata data la parola al portavoce nazionale che ha ringraziato tutti i partecipanti il quale ha portato i saluti della presidenza nazionale assente per impegni istituzionali.

Subito dopo ha illustrato i punti più importanti della riforma 117 del 2017 ed in particolare ha precisato che oggi le associazioni sia di volontariato che di promozione sociale debbono avere almeno 7 soci per potersi costituire e comunque per potere continuare a essere definite associazioni. 

Ha precisato, inoltre,  che la riforma ha previsto una soglia importante  con riferimento al bilancio ed in particolare che se il bilancio supera per due anni consecutivi determinati parametri previsti dalla legge esempio se supera per due anni i € 220000 come stato patrimoniale debbono necessariamente nominare l’organo di controllo, così come previsto dall’articolo 30, che può essere anche un soggetto esterno alla stessa associazione e puo essere anche retribuito. L’organo di controllo non va confuso con il revisore che deve essere nominato se si superano altri parametri.

E’ stato evidenziato che tutte le associazioni, con riferimento al rendiconto economico finanziario, debbono tenere tutta la documentazione di supporto che viene utilizzata per la redazione del bilancio ed ha suggerito di utilizzare solo ed esclusivamente i conti correnti intestati all’associazione per la tracciabilità sia delle entrate che delle uscite o spese.

A seguire la parola è stata data a Francesco Bitto il quale ha spiegato come concretamente va redatto un rendiconto economico finanziario per le piccole associazioni e sia con riferimento alle voci in entrata che in uscita. In particolare ha precisato che per quanto riguarda il rendiconto economico finanziario che opera per cassa è sufficiente indicare le macrovoci sia in entrata che in uscita eh quindi non perdersi nel dettagliare tutte le voci perché si creerebbe una grande confusione ma di semplificare quando è più possibile la lettura del bilancio ed ha  precisato che la documentazione contabile ed amministrativa deve essere conservata per almeno 10 anni.

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